IL PERCORSO DI CARLOS E DEL PARMA
“Adesso che siamo al Tardini è la prima volta che faccio una conferenza alla vigilia di una partita qua. Ora ricordo la mia prima conferenza stampa qua: io quando ho iniziato il mio percorso con la società, gli obiettivi erano chiari. Primo consolidare la categoria, il secondo provare ad aiutare al massimo i calciatori per aiutarli. E nel momento in cui hai quegli obiettivi, in un momento di trasformazione dove il 50% della squadra è cambiato, devi pensare a come fare. E dentro a questo devi creare un’identità. E dentro hai diversi passaggi. Sai come arrivare, devi iniziare a costruire il come. Quindi quando c’è un processo di trasformazione devi creare una squadra. E per me crearla non è solo in campo, è un atteggiamento, un modo di vivere, è una cultura. Dopo in campo queste cose le vedi. Contro il Genoa ho visto un atteggiamento, una cultura e una voglia di sacrificarsi l’uno per l’altro che sicuramente ti aiuta. Così sei una squadra migliore. Dentro in quella identità vogliamo giocare molto bene perché quello ci può portare i risultati che vogliamo e agli obiettivi che vogliamo. Nel percorso di giocare bene, dobbiamo capire le priorità. Da dove inizio? Cos’è il punto di forza del Parma? Dobbiamo capire il contesto perché c’è una responsabilità dietro, e io mi prendo tanta responsabilità e non fare solo quello che mi piace, ma anche quello che è il giusto. Quelle scelte di cosa è giusto, vanno legate a un processo logico, di ragionamento. E quindi, dico che c’è bisogno di creare un’identità, c’è bisogno di un processo che ha bisogno di un tempo e il tempo è il valore più grande che ha un allenatore. Perché io le mie scelte non sono solo sui calciatori che giocano, ma quale è la priorità in allenamento, come sviluppare la squadra, la cultura, l’aspetto difensivo anche è molto importante perché ti crea una stabilità che ti aiuta ad avere un risultato che è più alto. Nel momento in cui tu inizi avere risultati che sono più positivi, la fiducia cresce. Con tante novità, con tanti calciatori nuovi, hai bisogno di creare quella fiducia, ma non solo per quelli che vengono ma anche per quelli che già ci sono. Creare quel percorso difensivo è stata una delle nostre priorità. Dentro quel processo, noi sicuramente siamo la squadra più piacevole da vedere? No! Io lo so! Sono consapevole e lo vedo. Ma so anche che tutti gli atteggiamenti che abbiamo possono aiutare a rendere orgogliosi le persone che sono con noi e creare un’alchimia a livello personale che ci può aiutare ad avere dei risultati con consistenza. E’ vero che nel processo dobbiamo migliorare cose, ma non solo a livello offensivo ma anche difensivo. A livello offensivo sono il primo che vede che dobbiamo costruire meglio, sono il primo e sono il responsabile perché fa parte del mio lavoro prendere la responsabilità. Abbiamo iniziato questo percorso così. Adesso attaccheremo meglio? Sicuro, lo faremo al 120 per cento, con il tempo cresceremo. Dentro in questo percorso dobbiamo trovare le connessioni giuste, le alchimie personali dentro il campo per sfruttare al massimo le qualità dei nostri calciatori. Il nostro focus sarà sempre provare a costruire un contesto che li aiuta a fare meglio. Perché il mio lavoro e il nostro lavoro di staff è sempre lo stesso. Provare ad aiutarli al massimo il meglio possibile. E questo non cambierà mai. Ma dentro quel percorso hai bisogno di priorità. E piano piano andiamo a costruire. Giochiamo bene? In alcune cose stiamo bene, in altre possiamo fare meglio. Sono convinto che al 120 per cento faremo meglio. E vedo che i calciatori hanno credibilità assoluta in questo. Il Parma fa il gioco più piacevole d’Italia? No, ma sicuramente costruiremo e faremo meglio ogni volta. Adesso la priorità è essere una squadra competitiva. Perché la competitività ti porta solidità, una base, una foundation che sicuramente ti fa crescere. E dentro questo percorso di crescita, vogliamo anche stabilità. Il Como? Mi tolgo il cappello, hanno una visione chiarissima di come vogliono giocare, di chi vogliono essere come Club, stabilità con le idee chiare. E quindi il lavoro che ha fatto Cesc e tutto il Club, assolutamente chapeau! In questo anno e mezzo che sono in Serie A sono cresciuti tantissimo e sono un riferimento assoluto, dove vedi le partite e giocano molto bene. Del Como posso dire solo parole positive, perché sono veramente forti. Con idee chiarissime e tanta coerenza nelle scelte e nell’idea. Sicuramente ci aiuta a migliorare, vedere un esempio di una squadra che ha fatto tanto bene. Credo tantissimo nello staff, nelle persone, nella dirigenza, nei calciatori. E questo è parte del percorso. Se lo devo valutare, ha dei punti positivi e negativi. E quello è un punto positivo per crescere. Domani alle 15 siamo qui, quello che faremo sarà il nostro meglio. Non so se faremo bene o male, ma ho tanta fiducia in quelli che saranno in campo e che potranno entrare anche. Tutti quelli che saranno su quella panchina, daranno tutto. Lo fanno ogni giorno. E quello è il punto principale per fare che un progetto cresca e per rendere orgogliosa la gente che è con noi. E io mi aspetto che domani la gente gioca con noi. Ogni giorno giocheremo meglio, sono convinto. E sono anche convinto che tutto ha un tempo e quello che abbiamo lo sfruttiamo al massimo. I calciatori e noi lavoriamo tantissimo, io sono il primo a prendermi la responsabilità. Le basi devono essere forti. Faremo sempre per rendere orgogliosi i tifosi. Domani giocheremo con l’assoluta convinzione di fare bene, con tanta voglia di fare un bel risultato e creare una bella giornata. Fastidio in settimana? Non è uno sfogo ma avere prospettiva. Sono una persona critica, quando vedo le cose uso il microscopio. Vedo i dettagli e sicuramente si potrebbe far meglio. Ma nello stesso modo voglio vedere la prospettiva. Alcune opinioni le condivido, altre no, sono rispettabili. E’ molto importante avere le aspettative giuste. E’ il contesto che mi porta a questo, essere al Tardini per la prima volta e fare la vigilia mi ha anche fatto ricordare l’inizio di questo percorso. E lo sapevamo che non era facile. Creare il percorso per consolidare una squadra in Serie A, l’anno scorso era una neopromossa con tanti cambiamenti. E lì bisogna avere uno sforzo collettivo molto grande. E bisogna avere ottimismo, prospettiva. Andare tutti sulla stessa linea, le cose si costruiscono con il tempo. Che possiamo essere meglio, lo saremo di sicuro”.