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JACOB ONDREJKA: “PRONTO A SFIDARE IL MILAN. E RINGRAZIO BROLIN PER IL MESSAGGIO”

Collecchio, 24 gennaio 2025 – Le dichiarazioni dell’attaccante Jacob Ondrejka, rilasciate durante la conferenza di presentazione nella sala stampa del Mutti Training Center di Collecchio alla presenza del Direttore Sportivo Mauro Pederzoli


Il benvenuto di Mauro Pederzoli: “Vi presento Jacob Ondrejka, calciatore svedese che abbiamo preso a titolo definitivo dall’Anversa. È curiosa la storia tra Jacob e il Parma. Se è vero che la storia tra Jacob e il Parma inizia ufficialmente ora, è altrettanto vero che da quando sono qui come direttore sportivo, ed è il quarto anno, Jacob è sempre stato sempre in cima alla lista che gli scout presentavano. Già due stagioni fa abbiamo avuto dei contatti abbastanza stretti quando giocava ancora in Svezia. E dopo un lungo inseguimento lo possiamo presentare come nuovo calciatore del Parma. Per noi è una grande soddisfazione vederlo con la maglia gialloblu. Sono certo che darà grandi soddisfazioni a noi e ai nostri tifosi”. 


PRONTO PER SAN SIRO E FELICE DI ESSERE QUI

La scorsa settimana ho giocato 82 minuti, sono entusiasta e pronto per giocare. Ho fatto due sedute di allenamento, prima della sfida contro il Milan ci sarà la rifinitura e domenica si gioca. È vero, arrivo in una situazione con un po’ di difficoltà. Sono qui per aiutare la squadra in prima battuta in campo, ma anche per essere un buon compagno di squadra fuori dal campo. Sono felice di essere a Parma. Non vedo l’ora di cominciare”. 


LA FILOSOFIA DEI GIOVANI NEL CLUB

È positivo che il Club creda nei giovani. In generale per un giovane è, infatti, importante sentire la fiducia della squadra e della società. E non sempre accade. Quindi il fatto che il Club punti sui giovani è una cosa positiva”.

Ondrejka

SONO CREATIVO, MI PIACE FAR DIVERTIRE I TIFOSI E AIUTARE LA SQUADRA

Sono un calciatore creativo e credo sia la mia migliore qualità, mi piace dribblare, mi piace l’uno contro uno e ovviamente fare gol. Ma non vivo per il gol, cerco sempre di aiutare la squadra in quello che sono i pre assist, ovvero l’assist verso l’assist. Per me non contano solo i numeri, non guardo solo ai gol e agli assist. Mi piace far divertire i tifosi in campo e dare il meglio. Cerco di andare al di là delle reti e degli assist. Davanti alla porta vorrei essere più cinico, concreto e fare più gol. In Belgio ero il calciatore che battevo tutte le punizioni, tutte le palle ferme erano mie. Quindi, forse il numero dei 78 cross è un po’ “sporcato” da questo elemento, nel senso che non erano cross puri. In generale uno dei punti da migliorare è aumentare il numero di reti. Quest’anno ne ho fatto qualcuno, ma so che devo e posso fare di più”.


FRA IBRAHIMOVIC E BROLIN

Seguo da tempo la Serie A anche per la presenza di Ibrahimovic. Tutti in Svezia conoscono la A. Il Parma ha avuto una stagione con qualche difficoltà, ma credo abbia i mezzi per uscirne. Parlo di Zlatan come punto di riferimento e come modello. È il più grande calciatore che abbia giocato per la nazionale svedese. Il mio obiettivo è avvicinare quello che lui ha fatto. Ho scelto il 17 perché è un numero che avevo all’Anversa prima di cambiarlo e poi lo aveva anche Hazard al Chelsea e anche lui come Zlatan è un punto di riferimento. Thomas Brolin? È un altro grande calciatore della Svezia, non ci ho mai parlato di persona ma lo conosco chiaramente. Ma dopo che ho postato una storia su Instagram dopo l’annuncio della mia ufficialità, lui mi ha scritto ‘buona fortuna, Club fantastico’. Questo mi ha fatto molto piacere e sono contento del suo in bocca al lupo”.

Ondrejka in conferenza stampa

POSSO GIOCARE IN TUTTE LE POSIZIONI IN ATTACCO

Ho parlato con Pecchia subito. La mia posizione preferita è quella di esterno alto a sinistra, ma sono un attaccante molto mobile e, quindi, posso giocare da 10 o anche da esterno alto a destra o come seconda punta. Sono disponibile a giocare in qualsiasi posizione in attacco in base a quello che l’allenatore mi chiederà. Arrivare in un ambiente nuovo e trovare persone che conosci (Mandela Keita, nda) aiuta, così come aiuta trovare persone che parlano la tua stessa lingua. Anche con Mathias (Løvik, Ada), che è norvegese, mi capisco senza problemi. È molto utile sia in campo che fuori dal campo il fatto di parlare la stessa lingua, perché all’inizio c’è sempre qualche problema di ambientamento. Ma devo dire che tutti qui a Parma mi hanno accolto molto bene”. 


VOGLIO AIUTARE LA SQUADRA IN FASE DIFENSIVA

Sono un esterno alto, quindi mi piace attaccare. Ma in Svezia nel percorso giovanile si lavora tanto anche nella fase difensiva, ci hanno insegnato che la prima cosa da fare è difendere. Quindi sono pronto a dare il mio contributo nella fase difensiva. La finale fra Parma e Anversa in Coppa delle Coppe? Conosco quella finale. La scorsa estate in amichevole hanno giocato il Parma contro l’Anversa. Una sfida al termine di cui hanno premiato dei calciatori che giocarono quella finale, quindi è una partita che conosco”.

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