Parma-Pisa, decisa da Delprato all’ultimo minuto, è stata vista da due spettatori davvero speciali: Suad e Milot. Dal gialloblu della Svezia, loro terra di origine e nella quale vivono, a quello del Parma potrebbe passare un'eternità, ma non è questo il caso.
Suad, papà del piccolo Milot, ha voluto raccontarci la genesi della sua passione per i nostri colori, scandita da successi e alcune delusioni, ma soprattutto da tanta fede.
LA PRIMA VOLTA
“La prima volta che ho visto giocare il Parma era il 1995, quando in Svezia ha affrontato l’Halmstad in Coppa delle Coppe. Fu incredibile, la partita di andata finì 3-0, poi al ritorno il Parma vinse 4-0 al Tardini. Quei momenti e quella rimonta sono stati decisivi per affezionarmi a questa squadra, che all’epoca era ricca di campioni”.
LE GIOCATE E I CAMPIONI
“Ho un sacco dei bei ricordi delle partite che ho visto: il gol di Crespo contro la Juventus (2000), la rimonta contro l’Halmstad 4-0 in casa. Davvero tanti, aggiungo Brolin, svedese che ha giocato qui dal 1990 al 1995. Invece, dovessi scegliere un giocatore del presente, direi Man: veloce, tecnico, mi piace molto. Ma ogni volta che siamo qui a Parma per noi è speciale, vista la distanza che dobbiamo percorrere, è la terza volta che vediamo una partita in casa, l’ultima è stata Parma-Milan del 2019”.
LA PASSIONE DEL PICCOLO MILOT
“Mi piacerebbe – continua Suad parlando di suo figlio Milot – che provasse le stesse esperienze e che respiri la stessa passione per il Parma com’è successo a me. Portarlo qui al Tardini è un modo per trasmettergli il sentimento che provo io. Poi, se non dovesse diventare tifoso del Parma…non è più mio figlio! A parte gli scherzi, ovviamente potrà scegliere la squadra che vorrà anche se secondo me il Parma è decisamente la scelta migliore!”.
E’ POSSIBILE DIVENTARE TIFOSI DEL PARMA?
“Credo che non si possa 'diventare' tifosi del Parma, bisogna sentirlo dentro, sentire la passione. Esistono squadre più grandi del Parma, che vincono di più, con questo Club capitano momenti belli e periodi brutti, ma l’importate è esserci, esserci sempre. E’ un sentimento di amore che deve vivere in tutti momenti, come accade con i propri figli!”
IL SOGNO
“Il sogno che abbiamo è quello di vincere lo scudetto, magari non oggi, ma spero che un giorno questo sogno possa avverarsi”.
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