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L’ALLENATORE CRISTIAN CHIVU: “ENTUSIASMO E UMILTÀ, SIAMO PRONTI A TUTTO”

Collecchio, 19 aprile 2025 - Le dichiarazioni dell’allenatore Cristian Chivu, durante la conferenza di presentazione della trentatreesima giornata di campionato contro la Juventus, rilasciate nella sala stampa del Mutti Training Center di Collecchio.


PARTITA MOLTO SENTITA, VORREI FARE UN REGALO AI TIFOSI

Da quando sono arrivato io ho detto che ci sarebbero state 13 finali, ora ne mancano 6. Siamo sempre pronti a pensare a queste gare come a finali anche perché il nostro lavoro è sempre stato quello di mettere in testa ai calciatori che dovremmo giocarcele, queste partite sono veramente delle finali. Come obiettivo principale abbiamo in mente di fare una buona partita, di ottenere un risultato. Ai tifosi, visto che è così sentita, vorrei fargli un bel regalo. Stiamo costruendo la mentalità di approcciare le gare nel modo giusto, di prepararle bene, di trattarle tutte come se fossero delle finali, a prescindere dall'avversario che affrontiamo. Poi ovvio che affrontare l’Inter, affrontare la Juve, affrontare il Milan o altre squadre di un certo spessore, soprattutto poi per i tifosi, diventa una partita molto più sentita. Contro la Juventus ci farebbe piacere regalare a loro una bella partita con una bella prestazione”.


JUVENTUS, QUALITÀ OVUNQUE

La Juve ha una rosa, un organico che, a prescindere dai nomi che mette in campo, ha una qualità che rimane sempre la stessa. Ultimamente hanno un gioco molto più diretto, mettono molta più intensità e hanno le qualità per farlo, sia davanti, ma riescono anche a creare qualche sovrapposizione e una superiorità numerica mettendo in difficoltà l'avversario. Noi dobbiamo essere sempre pronti e preparati a mantenere la nostra densità, l'attenzione e avere tanti riferimenti davanti in modo da riuscire anche a chiudere qualche linea di passaggio, per poi andare a sviluppare il nostro gioco. Che calciatore toglierei alla Juve? Non spendo energie a pensare chi c'è e chi non c'è. Hanno un organico in grado di superare qualsiasi assenza che potrebbero avere, a noi questo interessa poco. Ovvio che hanno calciatori di qualità davanti, però anche quelli che subentrano, secondo me, non hanno meno qualità. Stiamo pensando a quello che dobbiamo fare noi, alla preparazione della partita, a capire i momenti cercando di superarli con lucidità e serenità. Stiamo cercando anche di pensare a quello che è la nostra manovra e la consistenza che dobbiamo dare durante i 100 minuti di una partita”.

TUDOR E CHIVU, DA EX CALCIATORI AD ALLENATORI

Quello che abbiamo fatto da calciatori credo che non sia importante in questo momento, stiamo cercando tutti e due di fare una carriera dal punto di vista professionale. Abbiamo cambiato mestiere, il lavoro è molto diverso rispetto a quello da calciatore. Siamo due allenatori che, più o meno, abbiamo l'esperienza di aver giocato in squadre vincenti, in squadre che proponevano sempre il gioco e volevano sempre vincere e spesso è anche successo. Da allenatori le realtà sono un po' diverse in questo momento. Noi cerchiamo di guardare quello che è il nostro obiettivo come sono sicuro che anche la Juve cerca di guardare quello che è il suo. La differenza sta che noi abbiamo l'umiltà di capire che in questo momento stiamo lottando per la salvezza, loro, invece, visto anche le spese che hanno fatto quest'estate per i nuovi i calciatori arrivati in organico, le ambizioni sono diverse. Credo che Igor da quando è arrivato ha sempre giocato uguale con il 3-4-2-1. Poi noi ci aspettiamo di tutto perché bisogna essere sempre pronti a fare tutto, a prescindere di quello che è l'idea che potremmo avere sulla gara. In Serie A bisogna saper fare più cose e noi stiamo cercando di essere pronti a qualsiasi sorpresa che l'avversario potrebbe fare durante la partita”.


TROVATO L’ENTUSIASMO, NELLA SQUADRA E NEI TIFOSI

Bilanciare entusiasmo e fiducia non è mai semplice, questo è un lavoro dove bisogna avere una certa sensibilità e capire. Prima avete sentito delle grida di entusiasmo da parte dei nostri calciatori. A me fa piacere sentire questo perché abbiamo lavorato per avere questo entusiasmo e questo approccio alle partite, però nello stesso tempo i nostri ragazzi sono consapevoli dell'umiltà che devono mettere e del lavoro che devono fare sempre. Credo che abbiamo bilanciato le due cose abbastanza bene, ma visto che sono un perfezionista credo si possa sempre migliorare. Quello che a me fa piacere, è che abbiamo trovato entusiasmo e lo abbiamo trovato anche un po' nella piazza, che ci ha sempre dato una mano, soprattutto nelle partite in casa, ma anche, come dicevo l'altra settimana, quando a Verona di lunedì sera c’erano tanti tifosi. Io non mi sento niente (un aggiustatore, nda), io faccio il mio lavoro e sto cercando di aggiungere qualche pezza ai nostri ragazzi per fargli capire che questo è un lavoro, ma nello stesso tempo c’è bisogno che diventi una passione, bisogna innamorarsi di quello che si fa, bisogna venire con entusiasmo tutti i giorni per migliorare e non per passare un'altra giornata e aspettare, non lo so, lo stipendio a fine mese e aspettare che magari a fine anno succederà qualcosa. Bisogna alzare l'asticella per quanto riguarda la motivazione, nelle ambizioni sia individuali che di squadra. Per quanto riguarda me, io faccio l'umile lavoro di capire i momenti, di non creare confusione e di dare merito ai calciatori perché alla fine sono loro quelli che lavorano in campo, sono loro quelli che capiscono le tue intenzioni, le tue idee. Se fosse solo per aggiustare ognuno potrebbe fare l'allenatore. L’allenatore è un lavoro molto più complicato, ma il merito è sempre dei calciatori, che cercano di mettersi sempre a disposizione di quelle che sono le idee di un allenatore, migliorare e aggiungere qualche pezzetto in più”.

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LE MOTIVAZIONI IN OGNI PARTITA

Credo che giocando contro la Juve di lunedì sera, la motivazione sia l'ultimo dei miei pensieri, perché sono partite che anche io in questo momento vorrei giocare. Quando ci sono queste gare dal punto di vista motivazionale non devi aggiungere tanto, perché sono partite importanti dove tutti i calciatori vorrebbero giocare e vorrebbero fare una buona prestazione. La vorrei fare anch'io… Il problema è fargli capire che questo tipo di motivazione bisogna trovarla tutte le domeniche a prescindere dell'avversario che hai davanti. Poi, ovvio, che c'è da gestire anche un po' di emotività, un po' di voglia di non sbagliare, un po' di voglia di far vedere che sei in grado di giocare a questi livelli, però tutto sommato sono ragazzi che sono pronti ad affrontare la Juve. Questa settimana mi hanno messo in difficoltà nel capire con chi partire dall'inizio e mi fa piacere vedere questo tipo di atteggiamento perché è quello che abbiamo cercato sempre di trasmettere da quando siamo arrivati. I calciatori mi devono mettere in difficoltà quando devo fare delle scelte in vista dei match”.


LE CONDIZIONI DEI GIALLOBLU

Abbiamo passato una settimana intensa e fatto un buon lavoro, con tanta intensità. È vero che mancano ancora due giorni, questa conferenza è un po' atipica per le mie abitudini, visto che le faccio da poco. Per quanto riguarda notizie importanti stiamo ancora aspettando di vedere se riusciamo a recuperare qualcuno che era acciaccato. Mancano due giorni, abbiamo ancora un allenamento domenica e ne faremo un altro lunedì mattina; quindi, bisogna avere un po' la pazienza di aspettare. Mi riferisco a Cancellieri e anche a qualcun altro che ha avuto qualche problema. Oltre a Cancellieri c’è Balogh che ha avuto un risentimento post gara durante l’allenamento di compensazione fatto il giorno dopo la Fiorentina. Sta facendo un lavoro differenziato, vediamo se in questi due giorni riusciamo a recuperarlo”. 


PARMA, POSTO MERAVIGLIOSO

Noi dobbiamo mantenere l'equilibrio. Anche in settimana, ma lo dico spesso, ho detto che non siamo diventati più bravi di quello che eravamo, come non eravamo scarsi prima come qualcuno poteva pensare. Ci volevano un po' di scintille, capire il nostro livello e accettare la realtà di una classifica che tuttora non è molto serena. Allo stesso tempo però abbiamo come obiettivo quello di lavorare bene, di impegnarci e di provare a ottenere risultati, anche perché questa è una realtà bellissima, questa città merita di avere una squadra in Serie A, perché ti trasmette tanta serenità, è un posto meraviglioso. Forse non si rendono nemmeno conto che qua c'è solo da giocare, da lavorare sodo per migliorare perché questo ambiente è stupendo. E lo dice uno che di giri nel mondo non ne ha fatti tanti, però ha vissuto in realtà importanti dove veramente la pressione era altissima”.


PIÙ CINISMO SOTTO PORTA

Rispetto alle due partite contro Inter e Fiorentina, vorrei vedere un po' di cinismo sotto porta, perché con l'Inter abbiamo creato due situazioni chiare davanti al portiere e le abbiamo sbagliate. E, la stessa cosa è successa contro la Fiorentina: dopo due minuti a Firenze sotto porta abbiamo sbagliato. Io vorrei vedere cinismo perché poi la Serie A non ti regala tante situazioni di gioco, soprattutto a una squadra come la nostra. Quindi, bisogna avere l'umiltà di capire che, se si arriva cinque volte in area a tu per tu con il portiere bisogna che facciamo cinque gol. Ecco, vorrei vedere un po' di cinismo. Per quanto riguarda la manovra, contro l’Inter nel secondo tempo dove non avevamo niente da perdere abbiamo fatto delle cose bene. La stessa cosa è successa anche nel primo tempo a Firenze, mentre nella ripresa dove, secondo me, si poteva fare di più, non siamo stati consistenti. Però riflettendo un po' sulla partita contro la Fiorentina, c’è il fatto che probabilmente i gialli ci hanno un po' condizionati. Però queste non sono scuse, non sono alibi. Noi dobbiamo trovare il motivo per cui a volte abbiamo degli alti e dei bassi. Tutto sommato io non sono contento con due punti. Perché sì, sono due squadre importanti dove magari qualcuno poteva pensare che saremmo tornati con zero punti e, invece, ne abbiamo fatti due, ma ho avuto sempre la sensazione che si poteva fare qualcosina in più, viste le situazioni create, visto anche quello che siamo riusciti a fare durante i 180 minuti affrontando l'Inter e la Fiorentina”.

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