LE MOTIVAZIONI IN OGNI PARTITA
“Credo che giocando contro la Juve di lunedì sera, la motivazione sia l'ultimo dei miei pensieri, perché sono partite che anche io in questo momento vorrei giocare. Quando ci sono queste gare dal punto di vista motivazionale non devi aggiungere tanto, perché sono partite importanti dove tutti i calciatori vorrebbero giocare e vorrebbero fare una buona prestazione. La vorrei fare anch'io… Il problema è fargli capire che questo tipo di motivazione bisogna trovarla tutte le domeniche a prescindere dell'avversario che hai davanti. Poi, ovvio, che c'è da gestire anche un po' di emotività, un po' di voglia di non sbagliare, un po' di voglia di far vedere che sei in grado di giocare a questi livelli, però tutto sommato sono ragazzi che sono pronti ad affrontare la Juve. Questa settimana mi hanno messo in difficoltà nel capire con chi partire dall'inizio e mi fa piacere vedere questo tipo di atteggiamento perché è quello che abbiamo cercato sempre di trasmettere da quando siamo arrivati. I calciatori mi devono mettere in difficoltà quando devo fare delle scelte in vista dei match”.
LE CONDIZIONI DEI GIALLOBLU
“Abbiamo passato una settimana intensa e fatto un buon lavoro, con tanta intensità. È vero che mancano ancora due giorni, questa conferenza è un po' atipica per le mie abitudini, visto che le faccio da poco. Per quanto riguarda notizie importanti stiamo ancora aspettando di vedere se riusciamo a recuperare qualcuno che era acciaccato. Mancano due giorni, abbiamo ancora un allenamento domenica e ne faremo un altro lunedì mattina; quindi, bisogna avere un po' la pazienza di aspettare. Mi riferisco a Cancellieri e anche a qualcun altro che ha avuto qualche problema. Oltre a Cancellieri c’è Balogh che ha avuto un risentimento post gara durante l’allenamento di compensazione fatto il giorno dopo la Fiorentina. Sta facendo un lavoro differenziato, vediamo se in questi due giorni riusciamo a recuperarlo”.
PARMA, POSTO MERAVIGLIOSO
“Noi dobbiamo mantenere l'equilibrio. Anche in settimana, ma lo dico spesso, ho detto che non siamo diventati più bravi di quello che eravamo, come non eravamo scarsi prima come qualcuno poteva pensare. Ci volevano un po' di scintille, capire il nostro livello e accettare la realtà di una classifica che tuttora non è molto serena. Allo stesso tempo però abbiamo come obiettivo quello di lavorare bene, di impegnarci e di provare a ottenere risultati, anche perché questa è una realtà bellissima, questa città merita di avere una squadra in Serie A, perché ti trasmette tanta serenità, è un posto meraviglioso. Forse non si rendono nemmeno conto che qua c'è solo da giocare, da lavorare sodo per migliorare perché questo ambiente è stupendo. E lo dice uno che di giri nel mondo non ne ha fatti tanti, però ha vissuto in realtà importanti dove veramente la pressione era altissima”.
PIÙ CINISMO SOTTO PORTA
“Rispetto alle due partite contro Inter e Fiorentina, vorrei vedere un po' di cinismo sotto porta, perché con l'Inter abbiamo creato due situazioni chiare davanti al portiere e le abbiamo sbagliate. E, la stessa cosa è successa contro la Fiorentina: dopo due minuti a Firenze sotto porta abbiamo sbagliato. Io vorrei vedere cinismo perché poi la Serie A non ti regala tante situazioni di gioco, soprattutto a una squadra come la nostra. Quindi, bisogna avere l'umiltà di capire che, se si arriva cinque volte in area a tu per tu con il portiere bisogna che facciamo cinque gol. Ecco, vorrei vedere un po' di cinismo. Per quanto riguarda la manovra, contro l’Inter nel secondo tempo dove non avevamo niente da perdere abbiamo fatto delle cose bene. La stessa cosa è successa anche nel primo tempo a Firenze, mentre nella ripresa dove, secondo me, si poteva fare di più, non siamo stati consistenti. Però riflettendo un po' sulla partita contro la Fiorentina, c’è il fatto che probabilmente i gialli ci hanno un po' condizionati. Però queste non sono scuse, non sono alibi. Noi dobbiamo trovare il motivo per cui a volte abbiamo degli alti e dei bassi. Tutto sommato io non sono contento con due punti. Perché sì, sono due squadre importanti dove magari qualcuno poteva pensare che saremmo tornati con zero punti e, invece, ne abbiamo fatti due, ma ho avuto sempre la sensazione che si poteva fare qualcosina in più, viste le situazioni create, visto anche quello che siamo riusciti a fare durante i 180 minuti affrontando l'Inter e la Fiorentina”.