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L’ALLENATORE CRISTIAN CHIVU: “A EMPOLI CI ASPETTA UN MATCH COMBATTUTO”

Parma, 9 maggio 2025 - Le dichiarazioni dell’allenatore Cristian Chivu, durante la conferenza di presentazione della trentaseiesima giornata di campionato contro l’Empoli, rilasciate nella sala stampa del Mutti Training Center di Collecchio. 


LA PARTITA CONTRO L’EMPOLI

'E' difficile dire che prestazione sarà quella contro l'Empoli perché spesso nel calcio l'unica cosa che non puoi gestire, non puoi vedere e non puoi allenare è l'emozione e la gestione dei momenti. Però questi ragazzi, in questi mesi, hanno sempre dimostrato di saper gestire i momenti di una partita, perché hanno saputo gestire, e lo abbiamo visto nel passato, partite dove siamo stati molto aggressivi in alcuni momenti, partite dove abbiamo avuto un atteggiamento più attendista perché l'avversario ci ha costretto a fare questo. Credo che questa squadra sia molto più matura rispetto a come lo era prima, perché gestisce e capisce i momenti in maniera diversa ed è stato un punto importante che loro hanno aggiunto al bagaglio di conoscenze per quanto riguarda la gestione di una partita. Contro l'Empoli sarà una partita combattuta e aperta come tutte le altre. Ci sono sempre il 50 e 50 di possibilità per entrambe le squadre, si parte sempre dallo zero a zero e bisogna essere pronti a gestire i momenti, non sarà facile e non sarà facile nemmeno per loro, quindi, è sempre una gara di pugilato dove devi saper prendere e tirare qualche cazzotto, ma saper anche accettare, a volte, di prenderne qualcuno. Noi abbiamo la consapevolezza di quello che siamo diventati, vogliamo andarci a fare la nostra partita così come abbiamo fatto sempre e poi una gara non è mai simile a un'altra. Alla fine di 100 minuti ottieni ciò per cui combatti, non quello che desideri. Da parte nostra la partita non sarà più carica del dovuto. Abbiamo la massima serenità e il massimo rispetto per quanto riguarda l'avversario, così come abbiamo sempre reagito a queste tipo di partite, perché per noi nelle ultime dieci sono sempre state delle finali. Domani è un'altra finale, ne mancano tre, è la prima delle tre'.


IL LAVORO PAGA CON I RISULTATI

'E' un lavoro fatto negli ultimi due mesi e mezzo, perché abbiamo insistito molto sulla tenuta mentale, sull'approccio e sull'atteggiamento, soprattutto su quello che vuol dire essere professionisti, professionali e dare sempre il massimo. È un momento che noi abbiamo creato in questi due mesi e mezzo, andando a prenderci dei risultati importanti, andando a fare anche qualche prestazione importante in alcuni momenti dove magari nessuno ci credeva, ed è tutto merito loro. Quindi, una sconfitta non dovrebbe condizionarci più di tanto. Infatti, durante la settimana non ho visto una reazione negativa o un calo a livello di mentalità e di quello che loro hanno espresso in campo, anzi alcuni momenti ho visto anche molta rabbia, ho visto anche un po' di rammarico per non aver fatto meglio sabato scorso contro Como'.

IL RECUPERO DI ALMQVIST

'È stata una settimana come tutte le altre, dove abbiamo lavorato, abbiamo preparato la partita al meglio di quelle che sono le richieste. Pontus (Almqvist, nda), si è allenato con il gruppo, con la squadra, gli altri sono ancora fuori. Non abbiamo perso nessuno, ogni settimana qualche problema l'avevamo, questa settimana invece è andato tutto liscio, abbiamo anzi recuperato anche un calciatore. Sarà un Parma pronto a fare la partita, più o meno le soluzioni sono quelle. C’è qualche aggiunta, perché anche nelle partite precedenti la panchina ha sempre cercato di dare del suo meglio, di dare l'apporto e di alzare un po' il livello della squadra sia dal punto di vista fisico che tecnico. Non potrei dirvi adesso i nomi di quelli che giocheranno, anche se lo potrei anche fare, però visto che gli allenatori un po' in conferenza stampa cercano di nascondere le cose, faccio anch'io il mestiere dell'allenatore e non vi dico come giocherò domani. Non credo che contino gli interpreti ma l'atteggiamento, l'organizzazione, la compattezza e il desiderio di portare a casa la partita”.


L’APPLICAZIONE DI ANTOINE HAINAUT

'Sono contento per Hainaut per come si allena, per quello che ha capito che sono le nostre richieste. Poi, all'inizio, abbiamo fatto anche un colloquio dove sono stato molto chiaro e schietto nel spiegargli quello che vedo io in lui: un ruolo da quinto, da terzino. Sono contento che le sue prestazioni sono di un buon livello, ma deve capire che può fare molto meglio di quello che sta facendo in questo momento”.


DENNIS MAN

'Man ha lavorato come tutti gli altri, sta cercando di guadagnarsi il posto da titolare, sta lavorando bene, sta lavorando con un buon atteggiamento, con la massima serietà, il massimo impegno. Ed è quello che io voglio da tutti i miei ragazzi: devono sempre mettermi nel dubbio sulle scelte da fare per la partita'.

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LA FILOSOFIA DI CHIVU E LA VOGLIA DI CINISMO

'Io non sono mai contento della prestazione dei miei ragazzi, non sono contento nemmeno di quello che sto facendo io, perché cerco sempre di migliorarmi, cerco sempre di essere autocritico e cerco sempre di aggiungere qualche pezza ogni volta che succede qualcosa, nel bene e nel male, ma soprattutto nel bene, perché c'è sempre il rischio che a volte l'illusione del successo ti può portare sottoterra. Io non vorrei che questo accadesse e vorrei che anche i ragazzi capiscano che il successo è solo un'illusione, ci vuole poco per cadere e quando cadi l'impatto bisogna saperlo gestire. Un aspetto da migliorare? Il cinismo non è mancato solo contro il Como perché, se vado ad analizzare ricordo il 2-0 a Roma con la Lazio poi diventato 2-2, vado anche più indietro con la Roma o l'Inter nel primo tempo. Cioè, quella di avere poco cinismo è una pecca che ci portiamo da un bel po', che cerchiamo di sistemare. Lavoriamo tutti i giorni, tutte le settimane per trasmettere quei concetti, quella cattiveria giusta che serve quando arrivi sotto porta. Vediamo se siamo riusciti a dare qualcosa in più, delle occasioni importanti le abbiamo create, ora è importante trovare il cinismo e la cattiveria giusta, la rabbia di buttare la palla dentro”. 


COMPLIMENTI ALLA FORMAZIONE PRIMAVERA

'Trovare calciatori in Primavera da lanciare in prima squadra è sempre stato l'obiettivo dell'Accademia del Parma, sono felice per loro, gli abbiamo fatto i complimenti e glieli faccio anche pubblicamente. Primavera 1 è un bel traguardo, è un traguardo importante, si alza un po' il livello, l'asticella, visto che io di Primavera 1 qualcosa me ne intendo. Però è un traguardo importante per la nostra società, per avere la possibilità di confrontarsi con delle squadre importanti, con una realtà importante che ha come primo obiettivo la crescita di questi ragazzi'.

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