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L’ALLENATORE CARLOS CUESTA: “LA REAZIONE DEL CUORE”

Parma, 24 settembre 2025 - Le dichiarazioni dell’allenatore Carlos Cuesta, rilasciate al termine della partita Parma-Spezia, valida per i sedicesimi di finale della Coppa Italia Frecciarossa.

 

La cosa che mi è piaciuta di più è vincere, la cosa piaciuta meno è non aver avuto il livello di prestazione che volevamo avere. I gol da calcio piazzato? E’ un modo per fare gol che è importante e a cui teniamo tanto, un aspetto sicuramente positivo. Il ritmo del secondo tempo? C’è stato un punto variabile che sono le 72 ore, abbiamo giocato 72 ore fa e non siamo abituati. Non abbiamo l’abitudine a giocare l’infrasettimanale, sicuramente è nuova per i calciatori. E anche il gioco. Non riesci a pressare ed essere alto, quello ti porta a difendere di più, sembra così che c’è stanchezza e anche questioni legate al gioco e non alla fisicità. La squadra ha fatto il massimo, lo ha dimostrato fino alla fine, stavolta è riuscita anche a trovare il premio. Il Tardini ci ha aiutato tantissimo, i nostri tifosi, che ci possano aiutare nelle prossime due partite che sono molto importanti e abbiamo bisogno di loro. Britschgi ed Estévez? Sascha è un calciatore con potenziale che può gestire la palla con tranquillità e con lucidità. Nella fase difensiva sa farlo bene nell’uno contro uno, sta migliorando concetti su cui prima non aveva lavorato tanto. Ha fatto poca esperienza a livello professionale di alto livello ma abbiamo percepito quel talento e quel potenziale da questa estate, speriamo ci possa dare una bella mano. Nahuel è molto intelligente, ha tanta leadership nella squadra, ha un’influenza super positiva che ci aiuta sempre, sia nel campo sia fuori. Contento anche per lui. La prestazione non è stata quella che volevamo a tutti i livelli, ma c’è stata una reazione all’errore e alle difficoltà. E quello mi sembra uno spunto positivo, quando non hai una prestazione di livello. Abbiamo trovato il modo per andare agli ottavi di finale e avremo una bella partita contro i campioni in carica a dicembre. E riuscire ad essere lì non è facile. La fase offensiva? Dall’inizio del percorso insieme abbiamo fatto entrambe, sia 3-5-2 che 3-4-3 in funzione delle caratteristiche dell’avversario, dei calciatori che scegliamo e sarà sicuramente una dinamica che avrà continuità per fare entrambe per avere adattamento. Non so misurare oggi la percentuale del Parma, oggi se la prestazione non è stata al livello di quelle precedenti, essere stati capaci di vincere senza fare una prestazione come la volevamo avere, mi sembra che ci faccia crescere. Ora siamo negli ottavi di finale e questo è positivo, ci farà molto bene per venire qua lunedì per avere un grande ambiente con un Tardini con l’energia giusta per aiutarci per fare una grande prestazione e avere un grande risultato. Mi da lo scatto è sentire l’energia del Tardini quando c’è difficoltà e soprattutto vedere la reazione dei calciatori quando c’è difficoltà. Questo dimostra una cosa che è molto importante: è il cuore, e questi ragazzi ne hanno tanto. E i ragazzi continuano fino alla fine, anche di fronte alle difficoltà. Questo mi dà tanta fiducia, vedere ogni giorno e vedere la voglia pazzesca. Quando hanno quello nel cuore e nella testa, sono convinto che le cose vanno. Quindi sicuramente questa è un’opportunità, vederci nella difficoltà e vedere chi siamo. Questo mi dà fiducia. Sørensen e Løvik? Provano sempre a fare meglio, la responsabilità è mia se non riesco ad aiutarli al massimo. Il responsabile sempre sono io, ma sono anche convinto che loro ci aiuteranno tantissimo. Il caschetto di Pellegrino? E’ stato per prevenzione. Penso che vincere aiuta a vincere, anche per il come. A volte non si fa nel modo più bello, ma a volte avviene con il cuore, con la cattiveria, con l’atteggiamento. E con il cuore ti aiuta a vincere. Giovanni Leoni? Voglio inviare un messaggio da parte mia e da tutto il Parma a Giovanni Leoni per quello che è successo ieri. Tutti mi chiedevano cosa sarebbe stata la peggior cosa di oggi, la peggior cosa è sapere cosa è successo a lui e la gravità di quanto capitato. Gli vogliamo mandare tantissima forza, è un ragazzo speciale che ha fatto grandi cose. E sono convinto che sarà questa un’opportunità di crescita nella difficoltà, un passo dove lui potrà essere più forte e tornare, dando al calcio italiano e mondiale tante soddisfazioni. E’ un ragazzo incredibile e noi saremo qua per aiutarlo, come hanno fatto tanti ragazzi che lo hanno chiamato per dargli tutta la nostra forza”.

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