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BENJAMIN CREMASCHI: “PARMA, UNA BELLISSIMA SFIDA PER ME”

Collecchio, 18 settembre 2025 – Le dichiarazioni del centrocampista Benjamin Cremaschi, rilasciate durante la conferenza stampa di presentazione nella sala stampa del Mutti Training Center di Collecchio alla presenza del CEO Federico Cherubini.

 

IL MIO OBIETTIVO È IMPARARE E AIUTARE LA SQUADRA

Buongiorno a tutti e grazie di essere qui, mi scuso per l’italiano incerto, mi auguro di imparare quanto prima la lingua, sto già prendendo lezioni di italiano. Imparare la lingua del Paese dove vivo è molto importante. Per questo spero al più presto di essere in grado di capire e di esprimermi in italiano. Il ruolo che preferisco è quello della mezzala, mi ritengo un calciatore aggressivo in grado di attaccare, ma allo stesso tempo di difendere con intensità. Questo è quello che vorrei portare alla squadra. Il ruolo della mezzala è quello in cui mi sento più a mio agio, ma credo di poter giocare anche in altre posizioni per aiutare la squadra, l’allenatore e anche me stesso. A Cagliari mi ha fatto molto piacere vedere da vicino il livello di gioco, che avevo già percepito durante gli allenamenti. Mi è fatto piacere vedere come si gioca in un campionato prestigioso come quello della Serie A. Per quanto riguarda le mie ambizioni, per questa stagione, è riuscire ad adattarmi quanto più velocemente possibile a questa nuova modalità di gioco con la relativa intensità. Un'altra speranza per questa stagione è riuscire ad adattarmi quanto più velocemente possibile al livello di gioco. Mi piacerebbe accumulare minuti di gioco e esperienza con l'obiettivo di crescere, imparare dai miei compagni sia da quelli più giovani che dai calciatori più di esperienza e imparare ovviamente anche dall’allenatore. Credo di essere in un posto, Parma, assolutamente esclusivo in cui poter crescere perché siamo una squadra giovane con grandi ambizioni e questo mi rappresenta completamente, anch'io sono un calciatore giovane ma con tantissime ambizioni. Quindi, ripeto, come obiettivo principale per questa stagione, ma anche per le prossime è sicuramente quello di imparare e adattarmi quanto più velocemente possibile”.

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RINGRAZIO IL PRESIDENTE KRAUSE, UN ORGOGLIO ESSERE QUI

Ringrazio il Presidente Kyle J. Krause e la società per avermi consentito di essere il primo calciatore statunitense a rappresentare la società e la squadra, mi congratulo con il Presidente per i cinque anni dall’acquisto del Parma. Per me è molto motivante sapere di essere arrivato in una squadra con una proprietà statunitense. Mi sento prevalentemente statunitense, ma con una forte connotazione culturale argentina. La mia famiglia è di origine argentina, ho molti amici argentini, a casa mia si parla spagnolo. Con l'Italia il legame è fortissimo perché i miei bisnonni erano italiani, sono arrivati in Argentina da una località di cui non conosco il nome vicino a Bologna. Quindi, la relazione con l'Italia spero che possa rafforzarsi giocando qui molti anni in questa serie prestigiosa. Fondamentalmente, sono il risultato dell'interazione e delle interrelazioni tra queste tre culture che io sento appartenere”.

 

MI PIACE GIOCARE DA PLAYMAKER O A CENTROCAMPO

Qui ci sono due argentini e comunicare con persone che parlano la tua stessa lingua o che parlano in inglese. Qui a Parma tanti parlano inglese. Ma vorrei imparare l'italiano quanto prima per poter comunicare con tutti. Al Miami giocare con Messi mi ha consentito di spostarmi e di essere collocato in diverse posizioni. Sono due le posizioni che preferisco: playmaker o centrocampista più difensivo attaccando dalle linee retrostanti. L'esperienza con Messi è stata molto piacevole e spero di poter portare in squadra i frutti di questa esperienza. Il Mondiale? Penso che Parma sia il posto giusto per poter avere la possibilità di essere convocato. Parma è un Club molto giovane e molto ambizioso, mi hanno dato l'opportunità di arrivare qui e avrò l'opportunità di giocare in uno dei migliori campionati del mondo. Sono contento di essere qui e potermi testare in un campionato estero. Sarà una grande sfida per me. Sono felice di questa opportunità e spero di poter imparare e crescere per poter giocare la Coppa del Mondo l'anno prossimo”.

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NON VEDO L’ORA DI SENTIRE IL CALORE DEI TIFOSI DEL PARMA AL TARDINI

Ho sentito parlare molto dell'atmosfera del Tardini e del calore dei tifosi. Mi aspetto qualcosa di molto diverso rispetto all'MLS, mi aspetto di trovare una tifoseria molto più calda e “rumorosa” ma anche molto più attenta al gioco, cosa che non sempre accade negli stadi degli Stati Uniti, dove diciamo che il tifo dipende molto dalla squadra contro cui si gioca. Negli Stati Uniti la passione viene vissuta in modo molto diverso. Quindi mi auguro di poter dare una risposta diversa magari fra qualche tempo dopo aver sperimentato in prima persona il calore degli stadi italiani, anche se ripeto ho sentito cose molto positive”.

 

IL MODULO DIFENSIVO

Difesa a tre o a 4? Al Miami giocavamo a quattro, a volte a tre, quindi ci sono delle differenze nelle richieste degli allenatori (in riferimento alla difesa a tre o a quattro, nda). Qui a Parma mi sembra che la richiesta di gioco sia a tre. È comunque una modalità che conosco perché la scorsa stagione al Miami abbiamo giocato anche a tre. Resta il fatto che devo comunque imparare e adattarmi alle nuove richieste. Sempre partendo dal presupposto che siamo sono qui per crescere e migliorarmi”.

 

UN SOGNO GIOCARE IN EUROPA

Negli Stati Uniti seguiamo molto i campionati europei perché crediamo siano di altissimo livello. Adesso che sono qui speriamo che gli americani possano seguire Parma un po' di più. Io fin da piccolo seguivo la Serie A così come altri campionati europei e il mio sogno era giocare in un campionato europeo. Crescendo, ho seguito con sempre maggior frequenza sia la Serie A che gli altri campionati in Europa. Per me essere qui e avere l'opportunità di giocare in uno dei campionati più importanti del mondo mi rende super contento. Differenze tra MLS e Serie A? Sono due realtà differenti. In America il calcio è molto giovane anche se sta crescendo. Infatti, negli ultimi anni sono arrivati grandi calciatori. Per arrivare a raggiungere la Serie A, la MLS deve lavorare tanto”.

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